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TRACCE DELLA PRIMA PROVA DELLA MATURITÀ



Scarica ed esercitati con le tracce ministeriali degli anni scorsi:
COMMENTO 2011
L’analisi del testo ha proposto un classico di Giuseppe UngarettiLucca” tratta da “L’Allegria”. È stato chiesto di riassumere il contenuto, dare una propria interpretazione personale e identificare i passaggi salienti. Sicuramente sono più complessi i classici temi.

Quello socio-economico ha trattato un argomento caldo come gli Anni Settanta. I maturandi, partendo da una frase dello storico Eric Hobsbawm, hanno dovuto analizzare il periodo non solo da un punto di vista politico, ma anche sociale ed economico. Bellissimo, il tema artistico-letterario. In questo caso sulla base di tre concetti che da sempre muovono arte e letteratura «Amore, odio, passione», i ragazzi hanno dovuto legare i brani di Verga, D’Annunzio e Svevo ai quadri “Il bacio” di Klimt, “Ettore e Andromaca” di De Chirico e “Gli amanti” di Picasso.

Estremamente interessante il tema socio economico, con la traccia “Siamo quello che mangiamo”. In questo caso, senza la necessità di avere particolari conoscenze scientifiche, i ragazzi hanno potuto analizzare la tendenza alla dieta (da moda a necessità per la salute), ma anche quanto un domani sarà importante studiare una dieta ecologica, per risparmiare sullo spreco di cibo.

Il tema scientifico, invece, è stato dedicato alla brillante figura di Enrico Fermi. Sicuramente in questa traccia poteva esserci un aggancio anche al nucleare, ma è tutto opinabile. Il tema generale partiva da una frase di Andy Warhol “Nel futuro ognuno sarà famoso per 15 minuti”, per chiedere ai candidati il valore della visibilità come costume sociale: diventare famosi senza saper fare nulla. Il motto di molti giovani contemporanei.
Infine, tema politico sulle contrapposizioni tra Destra e Sinistra. Sicuramente un dibattito interessante, forse un po’ complicato per ragazzi di 19 anni. Gli spunti per l’approfondimento erano frasi di Norberto Bobbio, Marcello Veneziani, Giampiero Carocci e Angelo Panebianco, che dovevano essere d’aiuto per riflettere sul senso dell’appartenenza politica.