Mettiti alla prova. Valuta le tue conoscenze di cultura latina provando a rispondere alle domande sottostanti.
In fondo alla pagina troverai le soluzioni e la tua valutazione. Le domande sono tratte dai test di ammissione alla Ssis (Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario).
001. Indica la frase corretta
a) Quaeri solet an, etiamsi discenda sint multa, eodem tempore tamen tradi omnia et percĭpi possunt.
b) Soli hoc contingit sapienti, ut nihil faciat invitus.
c) Videamus ut non ista, per quae admiratione parare volumus, ridicula et otiosa sint.
d) Plura quin scribam dolore impedior.
e) Praetereo quid eam sibi domum delegit.
002. Il passivo dei composti di facio è:
a) sempre -ficior
b) sempre -facior
c) sempre fio
d) -fio quando all’attivo il verbo composto mantiene la a di facio
e) -ficior quando all’attivo il verbo composto mantiene la a di facio
003. “Rem tene, verba sequentur” è un’affermazione di
a) Catone nei Praecepta ad Marcum filium
b) Ortensio nel De oratore di Cicerone
c) Cicerone nel Brutus
d) Quintiliano nella Institutio oratoria
e) Curiazio Materno nel Dialogus de oratoribus
004. “Raptores orbis, postquam cuncta vastantibus defuere terrae, mare scrutantur: si locuples hostis est, avari, si pauper, ambitiosi, quos non Oriens, non Occidens satiaverit; soli omnium opes atque inopia pari adfectu concupiscunt. Auferre trucidare rapere falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant.”
Il passo indicato è di
a) Cesare
b) Livio
c) Tacito
c) Tacito
d) Sallustio
e) Ammiano Marcellino
005. Completa correttamente la frase
“Suae………………utilitati, quod sine alterius iniuria fiat, serviendum est” (Cicerone)
con
a) alicui
b) ipsi
c) cuique
d) cuiquam
e) cuiquis
d) cuiquam
e) cuiquis
006. “La cena di Nasidieno” è raccontata
a) da Fundanio a Orazio nella Satira II 8
b) nel concilio degli dei (Lucilio, Saturae I), per diffamare L. Cornelio Lentulo Lupo
c) nella Satira 4 di Giovenale, quando il consilium principis deve decidere come cucinare l’enorme pesce offerto a Domiziano dall’umile pescatore che l’aveva pescato
d) da Lucio nel libro VII delle Metamorfosi di Apuleio
e) da Cipriano nel De lapsis, per denunciare e condannare i costumi corrotti che dilagavano fra i cristiani
007. Indica la traduzione corretta del passo seguente
“Scitis equidem, milites, socordia atque ignavia Lentuli quantam ipsi nobisque cladem attulerit, quoque modo, dum ex urbe praesidia opperior, in Galliam proficisci nequiverim.” (sallustio, De Catilinae coniuratione 58.4)
a) Agli Sciti certamente, o soldati, la mollezza e la viltà di Lentulo e a noi stessi quanto grande rovina porterà, e in quale modo, finché dalla città aspetterò dei rinforzi e non potrò marciare verso la Gallia.
b) Sapete certamente, o soldati, quanta rovina ci abbia portato la mollezza e la viltà di Lentulo, e in quale modo l’attesa dei rinforzi dalla città mi ha impedito di marciare verso la Gallia.
c) Sapete certamente, o soldati, quanta rovina ci abbia portato la mollezza e la viltà di Lentulo, ma in qualunque modo, l’attesa dei rinforzi dalla città non potrà impedirmi di marciare verso la Gallia.
d) La mollezza di Scite, o soldati, e la viltà di Lentulo quanta rovina potrebbe portare, anche in questo modo, ma allora opporrei i rinforzi venuti dalla città, mentre non potrei marciare verso la Gallia.
e) Sapete certamente, o soldati, quanta rovina ci abbia portato la mollezza e la viltà di Lentulo, ma in ogni modo, non potrei marciare verso la Gallia, mentre aspetto i rinforzi dalla città.
008. decĭdi è
a) perfetto di decedo
b) perfetto di decĭdo
c) perfetto di decado
d) perfetto di decerno
e) perfetto di decīdo
009. Il testo seguente “ …Ceterum aut me amor negotii suscepti fallit, aut nulla umquam res publica nec maior nec sanctior nec bonis exemplis ditior fuit, nec in quam civitatem tam serae avaritia luxuriaque immigraverint, nec ubi tantus ac tam diu paupertati ac parsimoniae honos fuerit: adeo quanto rerum minus, tanto minus cupiditatis erat. […] Sed querellae, ne tum quidem gratae futurae, cum forsitan necessariae erunt, ab initio certe tantae ordiendae rei absint: cum bonis potius ominibus votisque et precationibus deorum dearumque, si, ut poetis, nobis quoque mos esset, libentius inciperemus, ut orsis tantum operis successus prosperos darent”
è tratto
a) dalla praefatio di Livio
b) dal proemio degli Annales di Tacito
c) dal proemio delle Historiae di Tacito
d) dal proemio del De Catilinae coniuratione di Sallustio
e) dal proemio dei Rerum gestarum libri XXXI di Ammiano Marcellino
010. Il seguente verso “O fons Bandusiae splendidior vitro” è un
a) ferecrateo
b) falecio
c) scazonte
d) adonio
e) asclepiadeo minore
011. Il Carmen saeculare è un’opera di
a) Properzio
b) Orazio
c) Ovidio
d) Minucio Felice
e) Ambrogio
012. Da quale opera provengono i seguenti versi?
Ignoratur enim quae sit natura animai,
nata sit an contra nascentibus insinuetur,
et simul intereat nobiscum morte dirempta
an tenebras Orci visat vastasque lacunas
an pecudes alias divinitus insinuet se…
a) Ennio, Annales (154 ss. Vahlen)
b) Lucrezio, De rerum natura (I 112 ss.)
c) Cicerone, Aratea (54 ss. Traglia)
d) Virgilio, Georgica (III 387 ss.)
e) Manilio, Astronomica (XV 4 ss.)
013. Da quale opera proviene il seguente celebre brano?
Soli omnium otiosi sunt qui sapientiae vacant, soli vivunt; nec enim suam tantum aetatem bene tuentur: omne aevum suo adiciunt; quicquid annorum ante illos actum est, illis adquisitum est. Nisi ingratissimi sumus, illi clarissimi sacrarum opinionum conditores nobis nati sunt, nobis vitam praeparaverunt. Ad res pulcherrimas ex tenebris ad lucem erutas alieno labore deducimur; nullo nobis saeculo interdictum est, in omnia admittimur et, si magnitudine animi egredi humanae imbecillitatis angustias libet, multum, per quod spatiemur, temporis est. Disputare cum Socrate licet, dubitare cum Carneade, cum Epicuro quiescere, hominis naturam cum Stoicis vincere, cum Cynicis evadere.
a) Cicerone, Somnium Scipionis
b) Cicerone, De brevitate vitae
c) Seneca, De otio
d) Seneca, De brevitate vitae
e) Cicerone, Tusculanae disputationes
014. La frase moribus antiquis res stat Romana virisque:
a) è una celebre sententia dei Libri ad Marcum filium di Catone il Censore
b) è una celebre sententia di Catone l’Uticense
c) è l’incipit del De Catilinae coniuratione di Sallustio
d) è un verso di Ennio
e) è un verso di Nevio, particolarmente importante per la delineazione della mentalità romana arcaica
015. Indicare la formulazione esatta:
a) Le Georgiche di Virgilio sono un’opera in quattro libri, che tratta della vita dei campi, sentita come una delle modalità di vita più perfette, seconda solo (come Virgilio specifica alla fine del I libro, riprendendo Lucrezio) allo stile di vita filosofico: di scuola epicurea, come appunto Lucrezio, Virgilio sottolinea la felicità assoluta di chi abbia potuto raggiungere la conoscenza della Natura. Sono dedicate a Ottaviano, il futuro Augusto, cui Virgilio riconosce una sollecitazione, d’importanza decisiva, a trattare questa materia (i famosi haud mollia iussa)
b) Le Georgiche di Virgilio sono un poema epico-didascalico in forma di carmen continuum, articolato in quattro sezioni (la divisione in libri è opera di interventi grammaticali successivi alla scomparsa del poeta e non autorizzati dall’autore, ad opera dei quali è andata anche perduta l’ampia sezione dedicata alle lodi di Cornelio Gallo, sgradita al principe dopo che l’amico di Virgilio era caduto in disgrazia)
c) Le Georgiche di Virgilio sono come l’Ars amatoria e i Remedia amoris di Ovidio, un poema didascalico in distici elegiaci, che tratta della vita dei campi. Sono dedicate a Mecenate, benché anche Ottaviano vi occupi un posto di grande rilievo, specialmente nei due grandi proemi (quello iniziale, ‘degli dèi’, e quello al centro, con l’allegoria del tempio sul Mincio e delle cerimonie per le celebrazioni dei di lui trionfi). Secondo quanto ci testimonia Servio, un originario finale dedicato alle lodi di Cornelio Gallo fu in seguito sostituito con l’attuale racconto delle vicende di Aristeo e Orfeo
d) Le Georgiche di Virgilio sono un’opera articolata in due parti, per un totale di quattro libri (due per ciascuna parte). Ciascuna metà è inaugurata da un grande proemio: particolarmente importante è il secondo, un ‘proemio al mezzo’ che sviluppa importanti considerazioni di poetica, rivendicando fra l’altro il primato nel canto della materia georgica in Roma. Sono dedicate a Mecenate che figura menzionato una volta in ciascun libro
e) Le Georgiche di Virgilio sono un’opera articolata in due parti, per un totale di sei libri (la metà dell’Eneide, che infatti vi figura progettata, e che a sua volta sarà articolata in due gruppi di sei libri ciascuno), due sulle culture cerealicole, uno sul vino; due sull’allevamento del bestiame, uno sulle api. Ciascuna metà è inaugurata da un grande proemio: particolarmente importante è il secondo, un ‘proemio al mezzo’ che sviluppa importanti considerazioni di poetica, prefigurando, fra le altre cose, il futuro poema per Ottaviano (l’Eneide)
016. Fra le opere elegiache di Ovidio legate al tema erotico si annoverano le seguenti:
a) Amores; Remedia amoris; Ars amatoria; Medicamina faciei; Heroides.
b) Amores; Ars amatoria; Remedia amoris; Medicamina faciei; Ibis.
c) Amores; Remedia amoris; Ars amatoria; Medicamina faciei; Heroides; Ibis.
d) Amores; Ars amatoria; Remedia amoris; Medicamina faciei; Heroides; Epistulae ex Ponto.
e) Amores; Dolores; Heroides; Ars amatoria; Remedia amoris; Medicamina faciei; Ibis.
017. Cicerone ha scritto, fra l’altro:
a) Pro Quinctio, Pro Sestio, Pro Septimio, Pro Roscio Amerino, Pro Archia poeta, Pro Caelio Rufo, In Pisonem, Pro Milone, De republica, De legibus, Pro domo sua, Pro domo aurea, De haruspicum responso, De inventione, De oratore, Brutus, Orator, Topica, Hortelius, De officiis, De officiis ministrorum.
b) Pro Quinctio, Pro Sestio, Pro Sexto Roscio Amerino, Pro Archia poeta, Pro Caelio Rufo, In Pisonem, Pro Milone, De republica, De legibus, Pro lege Mamilla, Pro domo sua, De haruspicum responso, De inventione, De oratore, Brutus, Orator, Tropica, De optimo genere rhetorum, De divina actione.
c) Pro Sestio, Pro Sexto Roscio Amerino, Pro Septimio, Octavius, Pro Archia poeta, Pro Caelio Rufo, In Pisonem, Pro Milone, De republica, De legibus, De regibus, De haruspicum responso, De inventione, De oratore, Brutus, Orator, Tropica, Cato minor, Laelius, De fato, De gloria, De officiis, Tripertita varietas.
d) Pro Quinctio, Pro Sestio, Pro Sexto Roscio Amerino, Pro Archia poeta, Pro Caelio Rufo, In Pisonem, Pro Milone, De republica, De legibus, Pro lege Manilia, De haruspicum responso, De inventione, De oratore, Brutus, Orator, Topica, Cato maior, Laelius, De fato, De officiis, Academica.
e) Pro Quinctio, Pro Sestio, Pro Sexto Roscio Amerino, Pro Archia poeta, Pro Caelio Rufo, In Pisonem, Pro Milone, De republica, Somnium Pisonis, De legibus, De haruspicum responso, De inventione, De oratore, Brutus, Orator, Topica, Cato maior, Laelius, Cato minor, De fato, De gloria, Hortus, De officiis.
018. Appartengono agli scritti di Seneca:
a) Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Lucilium, Consolatio ad Helviam Matrem, De otio, De constantia sapientis, De ira, De veneficiis, De brevitate vitae, Epistulae ad Polybium, Oedipus, Phaedra, Thyestes, Troades, Agamemnon, Phoenissae, Hercules furens, Hercules Oetaeus, Octavius, Naturales quaestiones
b) Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Polibium, Consolatio ad Helviam Matrem, De otio, De distantia sapientis, De ira, De beneficiis, De reverentia, De brevitate vitae, Epistulae ad Lucillum, Oedipus, Phaedra, Thyestes, Agamemnon, Phoenissae, Hercules furens, Hercules Oetaeus, Naturales quaestiones
c) Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Polibium, Consolatio ad Helviam Matrem, De otio, De constantia sapientis, De ira, De maleficiis, De reverentia De brevitate vitae, Epistulae ad Lucilium, Oedipus, Phaedra, Thyestes, Troades, Agamemnon, Phoenissae, Hercules furens, Hercules Oetaeus, Octavia, De testimonio animae
d) Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Polybium, Consolatio ad Helviam matrem, De otio, De constantia sapientis, De ira, De beneficiis, De providentia, De brevitate vitae, Epistulae ad Lucilium, Oedipus, Phaedra, Thyestes, Troades, Agamemnon, Phoenissae, Hercules furens, Hercules Oetaeus, Naturales quaestiones
e) Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Lucilium, Consolatio ad Helviam Matrem, De otio, De distantia sapientis, De ira, De beneficiis, De brevitate vitae, De reverentia Epistulae ad Lucilium, Oedipus, Phaedra, Thyestes, Troades, Agamemnon, Maenechmi, Hercules furens, Hercules Oetaeus, Octavia, Naturales quaestiones
019. Il verso monstrum horrendum, informe, ingens, cui lumen ademptum
a) è un esametro con allungamento in arsi e una sinalefe
b) è un esametro con due sinalefi
c) è un pentametro con tre sinalefi
d) è un esametro con tre sinalefi
e) è un asclepiadeo minore con due sinalefi
020. Si considerino i seguenti versi di Catullo: 1) iam laeti studio pedes vigescunt; 2) Phasidos ad fluctus et fines Aeetaeos; 3) ereptum est vita dulcius atque anima:
a) 1) è un endecasillabo faleceo o falecio; 2) è un esametro; 3) è un pentametro.
b) 1) è uno scazonte; 2) è un pentametro; 3) è un esametro.
c) 1) è un endecasillabo faleceo o falecio; 2) è un esametro; 3) è un gliconeo.
d) 1) è un esametro; 2) è un esametro; 3) è un pentametro.
e) 1) è un pentametro; 2) è un pentametro; 3) è un pentametro.
021. Qual è il numero massimo di sillabe da cui può essere composto un esametro?
a) 12
b) 15
c) 16
d) 17
e) 18
d) 17
e) 18
022. In Lucrezio non si trova la parola imperator perché
a) nel De rerum natura non si parla di guerre
b) il De rerum natura è scritto in età repubblicana
c) il termine è entrato nella lingua latina in età successiva a Lucrezio
d) il termine non può essere incluso nell’esametro perché contiene una sequenza prosodica non ammessa in tale verso
e) il termine non rientra nello stile lucreziano
023. Quale di queste affermazioni sulla prosodia della parola mitto è corretta?
a) la prima sillaba è lunga perché è chiusa
b) la prima sillaba è breve perché contiene una vocale breve
c) la vocale i si allunga perché è seguita da due consonanti
d) la prima sillaba è lunga perché contiene una vocale lunga
e) la vocale i è lunga perché si trova in sillaba chiusa
024. Nel verso virgiliano solane perpetua maerens carpere iuventa (Aen. 4.32), carpere è
a) infinito presente della seconda coniugazione
b) infinito presente della terza coniugazione
c) terza persona plurale del perfetto indicativo
d) imperativo deponente
e) seconda persona singolare del futuro semplice passivo
025. In quale metro è scritto il carme 8 di Catullo (Miser Catulle, desinas ineptire)?
a) esametro
b) trimetro scazonte
c) falecio
d) strofe saffica
e) distico elegiaco
026. La forma poterit
a) è futuro semplice
b) è futuro anteriore
c) è congiuntivo perfetto
d) è congiuntivo piuccheperfetto
e) non esiste
027. Quale tra le seguenti affermazioni sui pronomi quisquam e quisque è corretta?
a) sono entrambi indefiniti; il secondo ha valore distributivo
b) sono entrambi indefiniti; il primo ha valore di relativo
c) sono entrambi relativi
d) il secondo ha senso negativo
e) il primo è interrogativo
028. La forma ades è
a) seconda persona singolare del presente indicativo di adeo
b) seconda persona singolare del presente indicativo di adsum
c) seconda persona singolare del congiuntivo presente di adeo
d) seconda persona singolare del futuro semplice di adsum
e) seconda persona singolare del futuro semplice di adeo
029. Il verso invitus, regina, tuo de litore cessi si trova
a) nel libro secondo dell’Eneide
b) nel libro quarto dell’Eneide
c) nel libro sesto dell’Eneide
d) nel carme 64 di Catullo
e) in un passo degli Annales di Ennio citato da Cicerone
030. Quanti degli ab Urbe condita libri di Livio ci sono giunti per tradizione diretta?
a) nessuno
b) 10
c) 20
d) 35
e) 142
31) Le Epistulae ex Ponto di Ovidio sono scritte in
A prosa
B distici elegiaci
C esametri
D giambi
E prosimetro
32) Gli Annali di Ennio sono scritti in
A prosa
B distici elegiaci
C esametri
D settenari trocaici
E prosimetro
33) L’Agricola di Tacito è
A un’operetta morale
B un trattato sull’agricoltura
C un poema epico didascalico
D una biografia del suocero
E un’opera filosofica
34) Hinc bellator equus campo sese arduus infert,
hinc albi, Clitumne, greges et maxima taurus
victima, saepe tuo perfusi flumine sacro
Romanos ad templa deum duxere triumphos.
Hic ver adsiduum atque alienis mensibus aestas;
bis gravidae pecudes, bis pomis utilis arbos.
Questi versi sono di
Questi versi sono di
A Tibullo
B Properzio
C Virgilio
D Lucano
E Lucrezio
35) Nel carme 1, Catullo dedica il liber a
A Cicerone
B Cornelio Nepote
C Elvio Cinna
D Cesare
E Calvo
36) Gli Annali di Tacito trattano di avvenimenti che vanno
A dalla prima alla terza guerra punica
B dalla fondazione di Roma al regno di Tarquinio il Superbo
C dalla morte di Augusto a quella di Nerone
D dal regno di Caligola a quello di Claudio
E dal regno di Claudio a quello di Nerone
37) Completare la frase seguente
Verum anceps pugnae fuerat fortuna. ……: / quem metui moritura? (Verg.)
A fuerat
B erat
C esset
D fuisset
E fuerit
38) moriere è:
A imperativo presente
B indicativo futuro
C congiuntivo presente
D indicativo perfetto
E infinito presente
39) Quale tra questi autori, per quanto ne sappiamo, non ha scritto satire?
A Accio
B Lucilio
C Ennio
D Varrone
E Pacuvio
40) L’apologo del topo di campagna e del topo di città si trova
A nella Satira III di Giovenale quando descrive i pericoli notturni nelle strade di Roma
B nella Favola IV,18 di Fedro quando Esopo dà consigli per condurre una vita “da saggio”
C nei Factorum et dictorum memorabilium libri di Valerio Massimo come un esempio di moderazione
D nella Satira II,6 di Orazio, che ringrazia Mecenate per avergli donato la villa sabina
E nei Rerum rusticarum libri di Varrone per dimostrare l’importanza della vita in campagna
41) Scio me patrocinium debere contumacissimae trienni desidiae; quo absolvenda non esset inter illas quoque urbicas occupationes, quibus facilius consequimur ut molesti potius quam ut officiosi esse videamur (Marziale)
Quale delle seguenti traduzioni è corretta?
A So che il mio difensore mi deve liberare da una dura condanna a tre anni, perché anche le mie occupazioni cittadine non devono essere assolte fra le altre, che seguiamo con molta facilità per sembrare molesti piuttosto che zelanti
B So di dover dare una giustificazione per un triennio di ostinatissima inattività; giustificazione tramite la quale esso non potrebbe essere scusato nemmeno fra le incombenze cittadine, nelle quali è più facile che riusciamo ad apparire importuni che zelanti
C So che io ti sono debitore di un vergognoso abbandono di tre anni, per il quale non mi si deve scusare di essere preso in mezzo anche a quelle occupazioni cittadine, con le quali riusciamo con maggiore facilità ad essere molesti piuttosto che sembrare attivi
D So di dovermi giustificare per la latitanza di tre anni senza fine; so dove devono tendere le occupazioni anche in mezzo alla frenesia cittadina, per chi otteniamo più facilmente di sembrare molesti piuttosto che zelanti
E So che tre anni di continue disgrazie mi devono una difesa; con ciò non mi si deve assolvere anche in mezzo a quelle tante occupazioni cittadine, in funzione delle quali per quanto molesti otteniamo con più facilità di sembrare zelanti
42) Quale di questi verbi non è un frequentativo?
A dicto
B mitto
C clamito
D specto
E agito
43) Il Dialogus de oratoribus attribuito a Tacito è un dialogo che si svolge fra
A Cicerone, Lucio Manlio Torquato e Gaio Valerio Triario
B Vipstano Messalla, Curiazio Materno e Lelio
C Scipione Emiliano, Lelio e Bruto
D Marco Apro, Vipstano Messalla e Curiazio Materno
E Marco Apro, Bruto e Anneo Cornuto
44) Il De suppliciis di Cicerone è
A un'orazione contro l'uso della tortura e della flagellazione
B un'operetta di carattere religioso
C un'opera a sfondo politico contro i suoi avversari
D un'esercitazione retorica sul tipo delle controversiae
E l'ultima delle orazioni contro Verre
45) Completare la seguente frase con la forma corretta
Legione producta Caesar cognoscit non decimum……esse reliquum militem sine vulnere (Caes.)
A aliquem
B quemcumque
C quemquam
D quemdam
E quemque
46) Il personaggio dell'astrologo neopitagorico Nigidio Figulo, che profetizza l'inevitabilità delle stragi civili, si trova
A nel Satyricon di Petronio
B nelle Tusculanae disputationes di Cicerone
C nell'Eneide di Virgilio
D nelle Historiae di Tacito
E nella Pharsalia di Lucano
47) Non possediamo per tradizione diretta
A il De agri cultura di Catone
B il Bellum Hispaniense dello pseudo-Cesare
C gli Annales di Ennio
D i Rerum rusticarum libri di Varrone
E le commedie di Terenzio
48) Ammiano Marcellino è
A uno scrittore cristiano del IV sec. d.C. autore di un De trinitate
B uno storico del IV sec. d.C. la cui opera ci è giunta per intero
C un poeta pagano del VI sec. d.C.
D uno storico del IV sec. d.C. la cui opera ci è giunta parzialmente
E un grammatico del IV sec. d.C.
49) La forma aderit è
A congiuntivo perfetto e futuro anteriore di adsum
B futuro semplice di adsum
C futuro anteriore di adeo
D perfetto congiuntivo di adeo
E congiuntivo presente di adsum
50) Il verso Felix qui potuit rerum conoscere causas si trova
A nel primo libro del De rerum natura di Lucrezio
B nel quarto libro del De rerum natura di Lucrezio
C nel secondo libro delle Georgiche di Virgilio
D nel secondo libro dell’Eneide di Virgilio
E nella satira 1.1 di Orazio
Soluzioni dei quesiti
001 - B
002- D
003 - A
004 - C
005 - C
006 - A
007 - B
008 - B
009 - A
010 - E
011 - B
012 - B
013 - D
014 - D
015 - D
016 - A
017 - D
018 - D
019 - D
020 - A
021 - D
022 - D
023 - A
024 - E
025 - B
026 - A
027 - A
028 - B
029 - C
030 - D
031 – B
032 – C
033 – D
034 – C
035 –B
036 – C
037 – D
038 – B
039 – A
040 – D
041 – B
042 – B
043 – D
044 – E
045 – E
046 – E
047 – C
048 – D
049 – B
050 - C
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